Ieri, penultima domenica di quaresima, non abbiamo avuto ospiti e l’atmosfera famigliare non era delle più gioiose.
Per ricrearci un po’ Zucchero ha deciso di cimentarsi per la prima volta nella preparazione del profiterol.
Io, come succede spesso, ho assistito la pasticcera prestando la mia manodopera per compiti di bassa manovalanza: come imburrare le teglie, mescolare, infilzare la siringa nei bignè, esprimere qualche idea creativa ed infine il compito più ingrato e frustrante: gli assaggi.
Prima di pranzo Zucchero si è cimentata nella preparazione dei bignettini.
Ha cominciato con la pasta choux per i bignè: acqua, burro, farina…
Deposizione con siringa della pasta choux.
Infornatura a 180° per 20 minuti.
Il primo passo pare riuscito egregiamente.
Preparazione della crema pasticciera.
Pausa pranzo con l’ultima tornata di cannelloni di grano saraceno che avevamo in congelatore (durante il mio ultimo viaggio nella Carolina del Nord, Zucchero aveva dedicato la domenica alla preparazione di una quantità esorbitante di cannelloni).
Dopo pranzo:
Mescolamento della panna montata con la crema pasticcera al fine di ottenere…
…sua eccellenza madame de Chantilly, secondo la mia gola la regina delle creme. Surclassata solo dall’imperatrice sua maestà Crema allo zabaione.
Infilzatura e riempimento siringato dei bignettini.
Scioglimento a bagnomaria della cioccolata fondente.
Mescolamento di panna montata, cioccolata fondente e crema pasticcera. Per la prossima volta dovremmo provare ad aumentare la quantità di cioccolata e diminuire quella della panna. Forse anche solo cioccolata fondente e poca crema pasticcera.
Composizione della piramide bignearia.
Per cena infine, per completare in bellezza la nostra domenica binaria quaresimale, un classico laziale-campano-pugliese: broccoletti e salsicce stufati.